Il mistero della levetta sul volante.
Il mistero inizia dal nome stesso: 'Cambio idraulico' per i francesi,
'Trasmissione semiautomatica' in Italia, semplicemente 'Citromatic' per
i paesi di lingua anglosassone. E forse quest'ultimo è l'appellativo
che descrive meglio l'idea, in quanto si tratta di un automatismo tutto
Citroen, dunque fuori dagli schemi noti. Guardato all'epoca con diffidenza
(in Italia), ma comunque apprezzato da una ristretta cerchia di coraggiosi,
oggi è molto ricercato, in quanto rappresenta una caratteristica
peculiare delle DS e solo delle DS. Quando acquistai la mia dea provvista della misteriosa levetta, attratto dall'insieme e dall'eleganza della vettura, non feci sinceramente molto caso allo strano aggeggio. La consegna della vettura avvenne in condizioni ben diverse da quanto immaginassi: un frettoloso ex-proprietario mi mollò la vettura all'angolo di un trafficato incrocio, dandomi poche spiegazioni verbali su come manovrare. La prima impressione una volta in moto fu quella di avere acquistato un canguro tutt'altro che addomesticato. Giunto a faticosamente a casa, feci ricorso ai moderni mezzi tecnologici (fax, internet, e-mail, telefono...) per reperire documentazione e proprietari di simili vetture da cui farmi consigliare. Non trovai due spiegazioni concordanti! Con il tempo, lo studio e la pratica mi resi così conto che: 1) molti lo possiedono ma malgrado ciò non lo sanno usare o lo usano sregolato, così non lo apprezzano; 2) la documentazione Citroen che dovrebbe dare un'idea di come funziona scende troppo in dettaglio, confondendo le idee ai più; 3) se ben regolato non ha nulla da invidiare ai moderni cambi sequenziali, tipo "Smart" o "Punto", anzi per certi aspetti è persino superiore. Da queste considerazioni nasce l'idea di questo articolo. |
I - Lezioni di guida. Osserviamo la disposizione delle marce, ovvero le posizioni possibili
della fatidica levetta. Quello che sembra un curioso esoterismo, ovvero
il comando del motorino di avviamento tramite la leva stessa, nasconde
in realtà una esigenza di sicurezza: il motore viene necessariamente
avviato con la leva del cambio in posizione di folle. Per costruzione,
infatti, in assenza di pressione idraulica il cambio si riporta sempre
in posizione neutra; facile immaginare le conseguenze altrimenti di un
avviamento del motore con la leva in posizione, ad esempio, di prima velocità,
non appena la pompa, girando, ripristinasse la pressione di esercizio
e conseguentemente il comando di innesto della marcia "prescelta".
Come ulteriore sicurezza, ma anche per tenere la frizione disinnestata
ed evitare al motore freddo ed inizialmente poco lubrificato di trascinare
inutilmente gli ingranaggi del cambio, Citroen raccomandava di avviare
il motore freddo tenendo il piede sul freno, senza toccare l'acceleratore.
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II - Capirne di più. |
Come sempre con gli oggetti meccanici avere un'idea di come funziona
aiuta a capire meglio come va usato. Gli schemi divulgati da Citroen sembrano
però animati dall'intento di meravigliare e stupire il possibile
acquirente piuttosto che di spiegare realmente qualcosa. Persino uno Shuttle
appare più semplice a chi da profano si avvicini a tali schemi.
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Eppure l'idea è banale. Il cambio si compone di due apparati logicamente separati: 1) Un "servo-cambio". Siamo abituati all'idea del servosterzo e del servofreno, questa è esattamente la stessa cosa. Noi agiamo su una levetta con minimo sforzo, un dispositivo idraulico (come in tutti i servosterzi ed in tutti i servofreni, anche non-Citroen) si occupa di agire con la potenza necessaria sui comandi da muovere. Con termine moderno possiamo dire di aver sostituito la leva e i leveraggi del cambio con un "joystick". Esistono cinque pistoncini o "servocomandi", uno per ogni marcia. Messi in pressione da appositi "rubinetti", azionati dalla famosa levetta, innestano la marcia desiderata. Senza pressione, per via di una serie di molle di richiamo, la marcia si disinnesta. Quando nessun pistone è alimentato dunque il cambio è in folle. Questo rappresenta anche una necessaria sicurezza in caso di guasti all'impianto. 2) Una frizione tradizionale mossa in maniera automatica. Dopo aver piazzato
l'ennesimo pistoncino al posto del cavo della frizione (e dunque creato
la "servo-frizione"), i progettisti Citroen vollero fare qualcosa
di più. Osservarono che il lavoro che la nostra gamba sinistra
effettua sul pedale della frizione è assolutamente ripetitivo,
tanto che dopo un po' diviene automatico e non ci pensiamo più.
In fondo ci serve solo per partire, fermarci, e brevemente ai passaggi
di marcia! Se riusciamo a leggere i giri del motore (per riconoscere quando
è al minimo e quando invece no) e a sapere quando siamo in frenata,
i primi due compiti sono facilmente assolti. Ecco a voi il regolatore
centrifugo. Per sapere quando vogliamo passare di marcia basta leggere
il movimento della levetta. Aggiungiamo qualche raffinatezza - un sensore
di "stile di guida" sull'acceleratore e un lieve comando al
carburatore per effettuare le manovre senza toccare pedali- ed il gioiello
è servito. |